Ghigliottine, carovane, imperi e oligarchie
Scommetto che ognuna di queste parole vi rimanda a periodi storici ben lontani, eppure questi eventi sono molto più vicini di quanto si possa pensare...
Scommetto che ognuna di queste parole vi rimanda a periodi storici ben lontani: quando eravamo a scuola e leggevamo per la 45° volta come si è formato il Sacro Romano Impero e della sconfitta di Napoleone (se becco quello che ha deciso che ogni volta che cambi scuola ricominci a studiare storia partendo dai cavernicoli gli cavo un occhio).
Eppure questi eventi sono molto più vicini di quanto si possa pensare...
Vi ricordate la scena in cui l'amorevole conte Dooku viene decapitato dal buon vecchio Anakin? Direi che si avvicina molto a quelle esecuzioni in pubblica piazza che in Francia facevano con la ghigliottina, no?
Beh diciamo che è più vicino di quanto si possa pensare: Star Wars è stato rilasciato il 25 maggio 1977; sapete cos'è successo il 10 settembre dello stesso anno? Il signor Hamida Djandoubi è stato messo a morte per ghigliottina (dopo essere stato processato per delle cosucce come rapimento, stupro, tortura e omicidio).
Vi aiuto col calcolo: qualcuno è stato decapitato con una ghigliottina 44 anni fa.
Va beh, e tutto il resto?
Non so voi, ma pensare a una carovana mi fa venire in mente i film western, Clint Eastwood che guarda in cagnesco qualsiasi cosa e le sigle di Sergio Leone, eppure la prima carovana che completò l'Oregon Trail lo fece nel 1843, lo stesso anno in cui... venne brevettato il fax.

Ok, ammetto che il fax non è proprio invecchiato bene e non è un buon partecipante per il paragone cose-moderne-vs-cose-che-sembrano-molto-vecchie-ma-non-lo-sono-cosi-tanto-se-ci-pensi-bene, però di certo non lo assocereste allo stesso periodo storico dei pionieri e del far west, no? Io lo collocherei più negli anni '90, come (l'unica versione che pare valga la pena di guardare di) Space Jam e la Nintendo.
Ecco, anche sulla Nintendo mi sbaglierei... sapete quando è stata fondata, la Nintendo? Il 23 settembre 1889. Vi sembra tanto? Pensate che è ben quattro anni dopo l'invenzione della Coca-cola. Ora arriva la parte WTF: mentre in Giappone veniva fondata la Nintendo e negli Stati Uniti veniva brevettata la ricetta della Coca-Cola, sapete cosa succedeva in Turchia?
Beh, diciamo che la Turchia non è che esistesse proprio... Faceva parte dell'Impero Ottomano, che è esistito fino al 1922 sotto al controllo del califfato (poi abolito nel '24).
Per fortuna ormai viviamo in un'era in cui le uniche monarchie esistenti sono una facciata e non detengono alcun potere reale (se poi guardiamo ai Savoia, non li conoscono manco a casa loro).
Se pensate al medioevo potreste pensare a re, regine, nobildonne, cavalieri, imprese epiche, battaglie per cause nobili, ma senza alcun dubbio, se venissimo catapultati nel medioevo, tutti noi staremmo zappando dei campi aridi per raccogliere due patate marce da dividere con i nostri 17 figli al buio stanotte.
+++ Attenzione: deriva socialista in arrivo +++
Per fortuna ora la situazione non è più cosi:
non esiste più una disparità tale tra esseri umani cosi ampia da essere di difficile comprensione, e infatti Jezz Bezos non guadagna ogni secondo più di quello che i suoi dipendenti guadagnano in 3 settimane,
non succede più che le vite delle persone vengano cambiate o distrutte solo perché il sovrano si è alzato col piede storto, proprio come Elon Musk non licenzia persone a caso solo perché quel giorno gli gira cosi,
la conoscenza e il sapere non vengono più tenuti stretti tra le mani dei monaci che leggono la bibbia in latino per non far comprendere al popolo cosa c'è scritto pur aspettandosi che ne seguano i dogmi, noi siamo assolutamente padroni dei nostri dati e delle informazioni che vengono raccolte su di noi,
un sovrano o i suoi funzionari che mandavano in malora un regno non subivano alcuna conseguenza, non venivano perseguiti come invece è successo a tutti i responsabili della crisi del 2008, cosi come i re si potevano appropriare liberamente delle tasse dei propri cittadini, mentre oggi è impensabile rubare 49 milioni allo stato e non subire nessuna conseguenza.
Diamo un piccolo sguardo a un paio di infografiche che mettono a confronto il PIL di vari paesi con il valore di mercato* delle big tech.
(*É il valore totale di tutte le azioni di quell'azienda. = numero di azioni * valore di 1 azione)

Personalmente non ritengo sia proprio corretto confrontare il valore di mercato di un'azienda con il PIL di uno stato, avrei preferito un confronto PIL-fatturato, ma faremo buon viso a cattivo gioco.
Cos'ha a che fare tutto questo con il discorso fatto fin'ora? Se prendiamo il punto di vista della governance delle entità qui sopra, gli staterelli colorati sono - nella maggior parte - democrazie (o aspirano ad esserlo). Le quattro aziende che occupano gli angoli in alto a sinistra, sono invece molto lontane dall'esserlo, e con lo stesso desiderio di diventarlo della Corea Del Nord.
Credo che tecnicamente si possano definire oligarchie: i board delle 4 aziende di cui stiamo parlando - i gruppi di persone che prendono decisioni strategiche per l'azienda - sono trentasette (9 per Microsoft, 9 per Facebook, 11 per Amazon e 8 per Apple).
Ora: non sono loro i cattivoni, tutto il mondo funziona cosi. I casi di compagnie operate democraticamente sono davvero poche (worldblu certifica aziende che sono "freedom centered", il che non equivale ad essere democratiche, e sono comunque meno di 150).
Ora #2: sto dicendo che è sbagliato e che preferirei che tutti i dipendenti Apple votassero sulla piattaforma Russeau se spiarmi o no mentre faccio la cacca giocando a temple run? No grazie. Se c'è una cosa che ci ha insegnato Trump è che è meglio avere al potere dei malintenzionati piuttosto che degli imbecilli. (Non voglio dare degli imbecilli ai dipendenti Apple, solo a chi vota su Russeau 😘)
Quello che mi fa specie è il fatto che Jeff Bezos guadagni quasi 600 000 volte di più di un suo dipendente che prende la paga minima di 15$/ora (per la precisione 597 412). Cosa cazzo te ne fai di tutti quei soldi? Un cazzo. Letteralmente.
Ci sono anche quelli che ci provano, a fare del bene: nel 2010 Bill Gates e Warren Buffett hanno lanciato The Giving Pledge: un'iniziativa per convincere i loro amichetti miliardari a donare di più, fino al 50% del loro patrimonio. Ad ora sono registrati 222 donatori che hanno dichiarato di donare oltre 600 miliardi di dollari; la parola chiave è dichiarato: non è un contratto, si impegnano pubblicamente a donare, senza una vera scadenza o vincolo.
Inoltre devono affrontare un problema molto grave, poverini: non riescono a dar via i soldi abbastanza in fretta. Da quando hanno lanciato l'iniziativa, i capitali di entrambi questi signori sono quasi raddoppiati, fino a superare i $90 miliardi. A testa.
Un altro esempio è la signora MacKenzie Scott, diventata una delle donne più ricche del mondo dopo aver divorziato da Bezos e ottenuto il 4% delle azioni di Amazon nel divorzio (all'epoca valutate $36 miliardi), ha poi dichiarato nel 2019 di voler donare tutti i suoi averi. Anche lei, però, vive nella fatica di diventare più ricca di quanto riesca a donare: nel 2020 ha donato $6 miliardi e a giugno 2021 ha annunciato un altro round da quasi $3 miliardi. Sapete quanto vale ora il suo patrimonio? 60 miliardi.
Per quanto lodevole possa essere il comportamento di questi filantropi, sono solo la (gigantesca) punta dell'iceberg. Ad ora ci sono circa 2000 miliardari in tutto il mondo, per non contare tutti quelli che - porelli - al miliardo non ci arrivano.
Eppure in Italia siamo qua con gli scaglioni per le tasse fatti dal tipo col monocolo del monopoly, ci inventiamo la lotteria degli scontrini per sconfiggere l'evasione fiscale, e si ha paura anche solo di pronunciare la parola patrimoniale.
Tutto questo ragionamento nasce da un questionario a cui ho risposto questa settimana - richiesto da una newsletter che onestamente non saprei se consigliarvi (credo di no, ma nel caso leggetevi questo articolo prima, fino in fondo.) - in cui a un certo punto mi si chiedeva se credevo o no nel progresso della società. Il questionario verteva su tematiche metafisiche (sic!) e una delle risposte diceva - traduco e adatto - il concetto di progresso è tautologico: una società non può che autodefinirsi progredita rispetto a quelle passate, in quanto si valuta rispetto ai propri valori (o, in alternativa, riconoscere il proprio fallimento - aggiungo io).
Progress is tautological; we always think we have progressed, because the values we have now always say the values we have now are good.
Se sta avvenendo un cambiamento a livello di valori, avremo l'onestà intellettuale per riconoscere che non stiamo progredendo?