A proposito di parole a caso...
Continua inarrestato il trend de "le parole non hanno senso"
Continua inarrestato il trend de "le parole non hanno senso" iniziato settimana scorsa [oddio che palle ancora...] ma si sposta su una china diversa: non più le parole come mezzo per comunicare, ma la parola specifica, in particolare sulle unità di misura.
Carati
Vi aspettavate un diamante? Un bel lingotto d'oro? invece ecco dei meravigliosi semi di carruba, in arabo qīrāṭ, derivante dal greco Keration, corno.
Nel 1500 si è iniziato ad usare questi semi come unità di misura di oggetti di massa abbastanza ridotta, come i diamanti e le pietre preziose. Nella prima metà del 1800 in Sudafrica (vista la ricca industria del diamante) venne gettato il ponte con il sistema metrico definendo un carato uguale a 0,2g (in media). Il carato metrico (pari ad esattamente 200mg) è stato poi definito per convenzione nel 1907 a Parigi.
Per l'oro è un po' diversa la cosa, nel senso che non misura il peso dell'oggetto d'oro, ma il rapporto tra la quantità di oro puro presente nella lega rispetto al peso totale, in base 24. In questo caso 1 carato non è uguale a 200mg, ma a 1/24; ne consegue gue l'oro a 24 carati è puro (per convenzione) al 99,99% (24/24), mentre quello a 1 carato lo è solo al 4,1667% (1/24).
Denari
Anticamente questa era un'antica unità di misura per indicare il peso di un filo; quanto lungo direte voi? Ma naturalmente 9000 metri: nulla di più comodo e preciso di misurare 9 chilometri di filo e poi pesarlo per scoprire che pesa 15 grammi. Impossibile sbagliare.
Quindi se le vostre collant sono da 15 denari, vuol dire che 9000 metri di quel filo pesano 15 grammi.
Ma il senso?
Adesso basta che devo andare a finire di incartare i regali. Baci kiss
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